Il movimento
il movimento è vita, la vita è movimento.
Queste parole di Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia mai furono così vere.
Se intendiamo il movimento non come spostamento ma l’indipendenza di un individuo di gestire i propri desideri e necessità, la cosa si fa più complicata ed interessante.
I neonati sono persone che hanno un corpo sano e ben funzionante ma che necessita di fasi d’apprendimento motorio; il cervello deve registrare ogni stimolo, desiderio e necessità che diventerà il data base motorio della vita adulta.
Le persone anziane hanno lo stesso data base con tante informazioni ma non
riescono più a compiere gesti fluidi e coordinati, per una limitazione dell’efficienza di muscoli, articolazioni e del sistema nervoso. Non da ultimo la paura blocca il corpo per spirito di conservazione.